PRO CULTURA: SETTANTA ANNI E PIÙ…

Nel 1949 la guerra era appena finita ed aveva lasciato una scia di lacerazioni, dolori e sofferenze. La comunità italiana di Bressanone, circa 5.000 anime, si ritrovava smarrita, impoverita e con misere prospettive. La situazione economica era difficile per tutti. Per gli italiani, poi, si poneva un problema di identità serio e complesso.

Fu esattamente in questo contesto che alcuni cittadini compresero come fosse importante fornire alla comunità di lingua italiana un’occasione di fare, di vivere, di promuovere la cultura, esattamente come stavano facendo i concittadini tedeschi che decisero di fondare un’associazione di volontariato orientata alla riscoperta della propria identità.

Con l’appoggio dell’allora sindaco Dander, alcuni concittadini si associarono per fondare l’associazione Pro Cultura, che incontrò il sostegno di tutta la comunità del tempo che vedeva in questa realtà anche una forma di approfondimento e di riscoperta delle proprie radici. Fu così che i signori Mattuzzi, Zamboni e Asson riuscirono in questa piccola impresa che, ormai, ha compiuto più di settanta anni. Nello stesso momento venne fondato il Kulturverein con cui sono stati realizzati diversi progetti in collaborazione.

Alla presidenza dell’associazione si sono alternati studiosi, intellettuali, insegnanti, imprenditori, ma anche artisti delle arti figurative come Mattuzzi. L’associazione si distinse da subito per l’attività musicale coordinata e condotta da importanti musicisti sia nel campo della musica classica sia, con sempre maggior seguito, nel campo della lirica. Si tratta di un percorso che ancora oggi conosce direzioni ben precise. Ma è con l’elezione a presidente di Mario Castiglioni, nel 1981, che la lirica entra prepotentemente nella storia di Pro Cultura e nella vita culturale dell’intera città.

Nato a Strasburgo da padre italiano buon musicista, e da madre germanica, Castiglioni si trasferì in tenera età a Bolzano dove, in seguito, studiò al conservatorio Monteverdi, frequentando corsi di violino e pianoforte. A Bressanone dal 1962, egli intraprese una florida attività commerciale e imprenditoriale, ma la passione per la musica non lo ha mai abbandonato. Con la moglie Carla, ottimo soprano, dal 1986, ha eseguito concerti accompagnando anche diversi musicisti locali, artisti vari e alcuni soci che si sono esibiti in concerto. Egli mise a disposizione della vita culturale dell’intera città anche i suoi amici – tra cui alcuni cantanti famosi – con apprezzate esecuzioni. Non fu tuttavia, mai trascurata la musica classica e sinfonica che hanno comunque trovato spesso posto nei programmi di Pro Cultura.

Mario Castiglioni è stato con la sua presidenza di ben 40 anni, l’anima, la mente, il cuore dell’Associazione. Le sue iniziative hanno lasciato il segno e la sua opera rimane alla base della attività futura e resta esempio di una gestione generosa ed attenta, tutta votata al bene della comunità, come avviene nel caso del Premio Rotary, che oggi porta il suo nome, e che mette a disposizione delle borse di studio finanziate dalla benemerita associazione per musicisti italiani, tedeschi e ladini.

Ai nostri giorni, dopo la breve gestione di Giacomo Fornari, direttore del Conservatorio Monteverdi di Bolzano, Pro Cultura sperimenta nuove vie e nuove forme di spettacolo che si sono concretizzate nell’idea di fondare un Festival tematico, Mozart and Friends in attesa di inaugurazione e che è chiamato a proporre un percorso altrettanto innovativo che possa rivolgersi anche ad un pubblico più ampio, più giovane ed eterogeneo. Certo il modo migliore per festeggiare i primi settanta anni di attività con sempre nuove sfide e grandi ambizioni.